La Storia di Baragiano, il borgo preistorico

Redazione

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città di baragiano

La storia di Baragiano, piccolo comune appartenente alla comunità Montana Marmo Platano, è ricca di eventi significativi e con origini che risalgono all’epoca preistorica.

In questo articolo scoprirai alcuni dei momenti che hanno segnato il percorso storico di Baragiano, dalle origini ad oggi:

  • l’origine del nome di Baragiano
  • le radici preistoriche, dai Peuketiantes alla tomba del Basileus
  • l’epoca medievale
  • il ruolo nell’Unità d’Italia

La storia del nome di Baragiano: Ara Jani o Barragium?

Cosa significa Baragiano? Sull’origine del nome, ci sono due teorie al riguardo. La prima farebbe pensare che il nome Baragiano derivi da Ara Jani. L’ Era di Giano è un tempio scoperto proprio di recente nelle zone limitrofe del paese.

La seconda si basa sull’ipotesi dello storico lucano Giacomo Racioppi. Il noto autore di diversi volumi dedicati ai moti lucani e alle peripezie dei popoli della Lucania e della Basilicata ritiene che il toponimo di Baragiano derivi dal medievale Barragium. Il termine con il significato di “diritto di passaggio” conferma che in passato qui si riscuotevano i diritti di transito per le greggi che dalla pianura foggiana salivano verso i pascoli montani e collinari.

Ma a quando risalgono le origini di Baragiano?

Le origini Preistoriche e la tomba del Basileus

La storia di Baragiano inizia in tempi preistorici. Infatti i primi reperti rinvenuti nelle aree del borgo sono databili proprio tra il V e il VI secolo a.C..

Sapevi che Baragiano era uno dei più importanti centri occupati dai Peuketiantes? La popolazione affine agli Apule che occupavano la Lucania nord-occidentale, si contraddistingue per i suoi rituali funebri. Tratto distintivo di questo popolo, infatti, era l’abitudine di seppellire i morti in posizione fetale, gli uomini sul fianco destro e le donne sul sinistro.

I ritrovamenti archeologici fatti a Baragiano si identificano in una serie di sepolture appartenenti all’élite sociale dei Peuketiantes. Tra queste spicca la tomba del Basileus, il re guerriero di questo popolo. La sepoltura è ricca di reperti interessanti come un’armatura in bronzo, un elmo corinzio, dei gambali e diversi armamenti (spada, scudo e lance). Inoltre sono stati ritrovati anche oggetti simbolo del potere regio e ceramiche greche raffiguranti le fatiche di Eracle e le vicende di Teseo e Dioniso.

La necropoli è per lo più ubicata sul lato meridionale della collina di Baragiano, che si affaccia sul versante destro della fiumara di Picerno. Qui i capostipiti delle famiglie, per far risaltare il proprio rango, sono sepolti con la spada. Gli altri uomini di diverso rango, invece, sono accompagnati dalla lancia mentre gli adolescenti sono contraddistinti dal giavellotto. L’intento finale è che tutti dovevano apparire come guerrieri. Le donne, invece, si contraddistinguono per gli oggetti di ornamento personale, fibule in ferro e bronzo, collane di ambra, bracciali e orecchini.

reperti archeologici della necropoli di baragiano
Reperti rinvenuti a Baragiano

La storia medievale di Baragiano

In epoca medievale, così come per le aree circostanti, anche Baragiano è assoggettata a diverse dominazioni. I primi documenti scritti datati 1124 volevano che il borgo appartenesse ad un principe longobardo di nome Landolfo. Dal 1150 al 1168, invece, la città passa nelle mani di Riccardo di Santa Sofia, membro di un antica famiglia feudale della Basilicata.

Sebbene non ci siano sufficienti informazioni a riguardo, considera che fino all’abolizione della feudalità Baragiano passa sotto il controllo di diverse importanti famiglie nobiliari del meridione.Tra queste si ricordano:

  • i Sangro
  • gli Alagno
  • i De Frisco
  • i Rendone
  • gli Arcella
  • diversi rami dei Caracciolo

Il Castello di Baragiano

La storia di Baragiano in epoca medievale ha visto sorgere anche il suo castello. Situato nella parte alta del paese, merita di essere visitato per le incisioni greche presenti sulle pietre provenienti dall’antica cinta muraria. Sebbene non sia intriso di leggende come la cattedrale di Acerenza, è sicuramente una delle cose da vedere a Baragiano risalente a questa epoca.

L’Insurrezione Lucana, Baragiano e l’Unità d’Italia

Nella storia di Baragiano, il 1860 è una data chiave. Per la Basilicata e di riflesso per l’Italia intera, questo è l’anno della famosa Insurrezione Lucana.

Il 21 Giugno 1860 è instituito nel piccolo borgo il Comitato Centrale Insurrezionale Lucano, organo formato da un direttivo di nove componenti e diversi delegati. Questi avevano il compito di girare nei comuni della provincia e organizzare i comitati locali per raccogliere fondi e armi. L’obiettivo era di marciare su Potenza e costituire un governo provvisorio di appoggio ai volontari di Garibaldi. Inoltre si voleva prevenire la raccolta dei militari borbonici nelle aree di passaggio verso Napoli.

Per fare ciò, il presidente del Comitato Carmine Maria Senise ha organizzato tutto il movimento rivoluzionario costruendo la logistica degli altri comitati locali. La Basilicata, così, è divisa in 12 “sottocentri”. La rete capillare è organizzata in maniera quasi geometrica, con a capo di ogni singola maglia personaggi dotati di comprovata esperienza e capacità, tra cui il Senise stesso.

Il 18 Agosto 1860, così, tutte le truppe dei vari comitati, compreso quello di Baragiano, convergono su Potenza annichilendo in breve tempo la resistenza borbonica.
Come già anticipato, questa azione ha segnato un punto fondamentale per l’Unità d’Italia. A livello militare, infatti, ha facilitato lo sbarco e l’azione di Garibaldi al fianco del quale ha combattutto con gran coraggio anche il popolo di Baragiano. A livello diplomatico, invece, è stato utile a Cavour per giustificare agli occhi dell’Europa l’intervento delle truppe sabaude nel meridione a favore dell’Unità D’Italia.

targa commemorativa dell'insurrezione lucana
Targa commemorativa dell’insurrezione Lucana a Potenza

I Briganti

La battaglie che hanno segnato la storia di Baragiano non si sono concluse nel 1860. Nel 1861, Infatti, il borgo lucano si è ritrovato sotto il giogo dei briganti di Saverio Cerbasi, detto Spavento, i quali portarono il panico tra le vie del paese. Nonostante la fame e la miseria, il popolo di Baragiano ha lottato eroicamente resistendo fino all’arrivo delle truppe regolari del neoformato regno italico.

…E oggi?

Oggi Baragiano è un borgo fantastico che custodisce al suo interno anni di cultura e tradizioni che si riflettono nei tanti luoghi di interesse storico-artistico sparsi tra le vie del paese.

città di baragiano
Baragiano

Infatti tappe fondamentali di questo percorso artistico sono sicuramente le tante chiese del paese. Tra queste sono assolutamente da visitare:

  • la Chiesa dell’Annunziata
  • la Cappella Di San Rocco (santo protettore di Baragiano)
  • la Chiesa della Concezione
  • la Chiesa Beata Vergine del Carmine

Inoltre, anche la tradizione enogastronomica di Baragiano merita la sua giusta attenzione.
Dopo aver saziato mente e occhi con una bella abbuffata artistica e culturale è un dovere viziare anche la pancia con le prelibatezze locali tra cui spiccano eccellenze come la pezzente, una salsiccia tipica lucana ottenuta con le parti meno nobili del maiale o l’insalata di lambascioni.

Vieni a scoprire anche le feste di Baragiano!


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