Armento: un piccolo gioiello bloccato nel tempo

Francesco Centorrino

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Armento, un piccolissimo comune della Val D’Agri

Avete mai sentito parlare di Armento? Come no?! Si tratta di un piccolissimo comune della Val D’Agri, in provincia di Potenza, che conta poco più di cinquecento abitanti.

armento
Il piccolo comune di Armento

Nel cuore della Basilicata, di piccole dimensioni, questo borgo arroccato sorge tra i 325 metri e 1080 metri su un terreno argilloso e ciottoloso, regalandoci un paesaggio suggestivo e incantevole. La sua nascita risale addirittura ai tempi della guerra di Troia, quando era noto con il nome di Galasa, di cui però ad oggi si conosce purtroppo ben poco. Furono rinvenuti i resti delle sue mura ed alcuni luoghi sacri alle divinità greche. Un’altra campagna di scavi ha portato alla luce una necropoli, oltre ad un gran numero di ceramiche conservate oggi nei musei dislocati a Policoro, Potenza, Napoli, Monaco di Baviera e Londra.

Ma proprio per la sua antica origine, Armento può vantare un ricco patrimonio storico: infatti, come detto, alcuni dei suoi rinvenimenti archeologici, risalenti al IV secolo a.C., sono ora conservati, dato il loro prestigio, presso il Museo Archeologico “Staatliche Antikensammlungen” di Monaco di Baviera.

Stiamo parlando della statua di bronzo del Satiro Inginocchiato, e della Corona aurea di Kritonios, una ghirlanda d’oro che sembra facesse parte del corredo funerario di un ignoto capo locale. Queste opere sono state ritrovate nel santuario di Eracle, meta di grande interesse assieme alla cripta di San Vitale, che conta un pregiato ciclo d’affreschi risalente al Seicento.

La corona aurea di Kritonios
La corona aurea di Kritonios
Satiro Inginocchiato,
Satiro Inginocchiato

Cosa vedere ad Armento?

Oltre alla già citata Corona aurea di Kritonios ad Armento è possibile vedere:

  • La chiesa madre, dedicata a San Luca abate, costruita nel 1957 in seguito al crollo dell’antica chiesa (risalente al 1040), avvenuto dieci anni prima. Conserva antiche statue di santi, oltre a un polittico di autore ignoto, e conserva le spoglie mortali del santo.
  • La cappella di San Vitale, con affreschi seicenteschi rappresentanti la vita e i miracoli del Santo, era in origine la cripta dell’antichissima chiesa madre. Conserva inoltre un mezzobusto ligneo del Seicento raffigurante San Francesco da Paola, oltre ad affreschi sulla crocifissione di Gesù.
  • La Cappella di Santa Lucia, risalente al Settecento, conserva statue e tele della stessa epoca.
  • Chiesa di Sant’Antonio di Padova, era anticamente il luogo dove avveniva la benedizione degli animali.
  • Il santuario della Madonna della Stella, in località omonima, risale al Settecento.
cappella di San Vitale
Interno con affreschi della Cappella di San Vitale

Un po’ di storia di Armento

La storia moderna di Armento inizia nell’anno mille circa con l’arrivo dei monaci basiliani, che stanziandosi in Val d’Agri, fanno riacquistare importanza ad Armento. Uno di questi monaci, San Luca di Demenna, sconfisse i Saraceni che provenivano dal Vulture-Melfese, nel luogo oggi chiamato Serra San Luca.

Un altro monaco basiliano legato al paese è San Vitale di Castronovo, poi divenuto compatrono di Armento. Successivamente Armento segue la storia dell’Italia meridionale, dominio svevo, angioino e spagnolo. Divenne con Montemurro feudo della sede episcopale di Tricarico. Nell’Ottocento seguì le vicende dei moti carbonari prima, e dell’insurrezione lucana poi, passando al Regno d’Italia.

La poesia di Armento

Ma il fascino di Armento sta nella sua poesia: quando arrivi sembra proprio di mettere piede in un regno incantato, in un luogo rimasto bloccato nel tempo: le sue stradine diroccate, fatte di scale e discese, le case degli abitanti con i panni stesi alla finestra, il verde del bosco secolare attorno al quale cresce questo piccolo gioiello, ci fanno sentire come se fossimo tornati indietro nel tempo, all’epoca dei nostri nonni, chissà, in un paese antico non intaccato dalla società consumistica, quella di quando sei sempre di fretta, imbottigliato nel traffico, in ritardo per il lavoro.

Armento raccoglie attorno a sé energie sospese, è un luogo in cui trovare quiete, riposo, in cui le persone si conoscono tutte per nome, in cui riconosci i volti degli abitanti, dove una piccola fetta di mondo resiste impervia e si preserva così com’è. Conosci il lattaio, il panettiere e gli anziani al bar della piazzetta, conosci i bambini in triciclo e saluti tutti con il sorriso.

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