Cosa mangiare a Brienza? Ve lo sveliamo noi

Francesco Centorrino

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cosa mangiare a brienza

Prima di leggere questo articolo ti proponiamo alcuni articoli interessanti scelti da noi relativi alla BASILICATA e alla LUCANIA.

Nell’ambito delle tradizioni locali di un luogo c’è soprattutto il cibo. Quest’aspetto non è accentuato solo a causa dell’alimentazione e dei frutti che offre un territorio, ma anche delle tantissime persone che l’hanno saputo valorizzare. Sappiamo infatti che nelle culture dei popoli quello che unisce è proprio questo: il cibo. La domanda che dà il titolo a quest’articolo, ossia: “Cosa mangiare a Brienza?”, sarà un espediente per raccontare ancora una volta la tradizione culinaria del nostro Paese.

Se andassi a visitare un paesino della Cina per comprenderlo davvero nella sua totalità, dovrò necessariamente mangiare le pietanze locali, altrimenti non approfondirei di cosa quella comunità si nutre. Questo discorso in Italia è molto sentito e difatti ogni Italiano, nonostante l’immensa varietà di scenari, sa benissimo che alcune tradizioni come quella della polenta è relativa al nord Italia. In quest’articolo invece ci occuperemo del sud Italia e nello specifico di un comune chiamato Brienza. Piccolo borgo di circa 3000 abitanti in provincia di Potenza, in Basilicata, Brienza ha una storia davvero interessante e in quest’occasione la conosceremo mediante un aspetto fondamentale: il cibo.

Brienza: non tutto il Sud Italia è uguale

Lo sbaglio più grande che si potrebbe fare da turista, sarebbe quello d’incasellare il sud come una macro area con le sue tradizioni, senza tener conto della grande varietà di città e comuni con le proprie ricette. La Basilicata, regione che ospita Brienza, è ricca di fascino e storia ed è una delle realtà regionali ancora oggi meno valorizzate. Ci sono paesini semi abbandonati come Craco, zone di mare dove le specialità saranno relative alla fauna marina, zone di terra dove sarà il contrario. Così come per i dialetti, diversissimi tra loro anche a sette chilometri tra paesino e paesino, le ricette cambiano tantissimo da Brienza a Matera. Entrambe sono in Basilicata ma le differenze che le contraddistinguono non sono certamente poche.

Cosa mangiare a Brienza sarà uno spunto per parlare del territorio e di una cucina davvero antica tramandata da generazione in generazione. Visto che sta per incominciare la carrellata di primi e secondi piatti, vi conviene prendere appunti altrimenti quello che si legge si può anche dimenticarlo. Potreste anche salvare questo articolo, così quando verrete in questi luoghi non sarete dei pesci fuor d’acqua.

Cosa mangiare a Brienza: uno sguardo generale

Essendo Brienza un comune della Basilicata situato nell’entroterra, certamente non ci occuperemo di piatti di pesce. Infatti iniziamo dall’importantissima pasta fatta in casa, la quale non deve assolutamente mancare per assaggiare le potenzialità di questa cucina. Parliamo perciò di fusilli, orecchiette, ravioli, lasagne, cavatelli e tantissimo altro, tutto condito con sughi di carne ed anche ricotta salata. Inoltre, avendo la Basilicata moltissime foreste, boschi e terreni, non mancano di certo le minestre di verdure e legumi, nonché i secondi di carne come agnello, capretto e altro.

Continuando a parlare di boschi e foreste, in questi luoghi si trovano spesso anche moltissimi funghi e difatti la Basilicata, nonché Brienza, ne sono piene. Sono molto ricercati i classici funghi porcini, le mazze di tamburo, gli ovoli, i prataioli, i cardarelli e le cosiddette “manuzze”. Come potete leggere sono tantissimi e alcuni ovviamente sono più rari di altri. Così come i funghi, anche i tartufi sono presenti nella zona. È molto famoso il tartufo nero di Brienza, detto nero uncinato o scorzone. Un’altra eccellenza di questo territorio, e del sud in generale, è la produzione casearia: ricotta fresca e salata, mozzarelle, provoloni, caciocavalli vaccini e podolici e moltissimo altro.

Dopodiché, già citati, c’è tutta una vasta scelta d’insaccati come capicolli e salsicce. Un alimento particolare e caratteristico di Brienza è il Spicchj’nzan, una sorta di speck dalla forma d’insaccato. Finiamo questo sguardo generale con dei sapori più dolci, difatti un elemento molto vantato dagli abitanti è il pregiatissimo miele. Come se non bastasse, c’è una cultura pasticcera composta di crespelle, chiacchiere, bucconotti e pizze piene.

I piatti tipici tradizionali di Brienza

Quest’introduzione è stata veloce ma densa e certamente vi ha fatto venire appetito. Con il prossimo elenco che sarà diviso in due parti perché è molto lungo, scoprirete nel dettaglio i segreti che possiamo dirvi di alcuni piatti. Alcuni però dovrete assaggiarli a Brienza, perché per quanto noi possiamo dirvi gli ingredienti la riproposizione per essere fatta bene, deve coinvolgere un’esperienza originale e locale. Solo gustando sul posto le ricette tipiche, potrete rubarle e destinarle ai vostri amici vantandovi allegramente.

Incominciamo col dire che i tre piatti più popolari sono: la ciambotta, un piatto di verdure miste di stagione, il timballo di patate e fagioli, detto anche m’brugliatedd e le patatelle al sugo. Poi, ovviamente, ci sono tutti gli altri. Iniziamo con i primi:

  • Zuppa di farro alla contadina: il nome del piatto dice già tutto, tuttavia è necessario aggiungere che oltre al farro sono presenti legumi cotti insieme con erbe selvatiche e spezie.
  • Maccheroni con salsa di peperoni: anche in questo caso il nome del piatto è decisamente autoesplicativo. Possiamo aggiungere giusto qualche dettaglio sulla preparazione della salsa. Quest’ultimo si crea con panna, pepe nero e provolone piccante.

Questi sono i due piatti più particolari, tuttavia ci sono anche tantissimi altri primi dove solitamente ci sono la pasta e un sugo di carne. Non andiamo ad approfondire quello scenario perché in moltissime altre zone lo si fa, mentre a variare è soprattutto la qualità perché le foreste della Basilicata sono ricche di selvaggina.

Cosa Mangiare a Brienza – I secondi più gustosi

Questo elenco sarà molto più lungo, anche perché i secondi sono la specialità di questi territori. Per tutti questi piatti immagino che proverete a trovare dei tutorial, tuttavia difficilmente ci sarà per ognuno di essi. Ecco perché l’unico modo per arricchire il proprio menù è visitare Brienza, perché così sarete anche investiti dai consigli degli esperti del luogo, un patrimonio da non trascurare. Torniamo al nostro elenco.

  • Frittata con i “Lampascioni”: tra gli ingredienti segnaliamo asparagi selvatici e germogli di vitacchie.
  • P’zzėėnd: quest’ultimo è un insaccato locale simile alla salsiccia, chiamato così perché c’è la cotica e diversi tipi di carne. Per quanto riguarda il procedimento, l’insaccato insieme alla verza, è fatto cuocere accanto alle braci del camino nella pignatta, un tipico recipiente di terracotta. È un piatto da mangiare decisamente caldo. Potete aggiungere anche pepe e aglio per un sapore più forte.
  • Acquasale: questa è una ricetta davvero particolare. Prendete un tegame e mettete acqua, olio, aglio e peperoncino. Dopo che l’acqua raggiunge l’ebollizione, potete versare il tutto su delle fette di pane con una spruzzata di ricotta salata. Alcuni aggiungono anche l’uovo per un piatto più nutriente.
  • Pizza con le cipolle e Pizza “Chiena”: sono entrambe pizze rustiche salate. La prima è natalizia mentre l’altra è pasquale. Anche in questo c’è da mangiare un piatto saporitissimo. La prima pizza è infatti creata con germogli di cipolla, mentre l’altra con impasto di formaggio e toma di capra, insieme a uova e soppressata.

Altri consigli sui secondi piatti di Brienza

Con quest’ultimo elenco finiamo i secondi e ci prepariamo alla conclusione di quest’articolo. Speriamo che la carrellata di questi secondi vi piaccia e vi susciti il desiderio non solo di sperimentare in cucina, ma anche di visitare Brienza. Dopo questo lunghissimo elenco la domanda cosa mangiare a Brienza sarà un lontano ricordo.

  • Acciughe all’aceto: non è un piatto fortemente tipico, tuttavia a Brienza è molto gettonato. Le alici vengono infarinate e fritte, mentre è scaldato l’aceto, la menta, l’aglio e il peperoncino. Il tutto è poi versato sul pesce.
  • Agnello alla contadina: anche questo è un piatto che potete immaginare come si faccia. Ci vorranno patate, i pomodori, la cipolla e tanto altro.
  • Costata di manzo alla burgentina
  • Soffritto di maiale: questo piatto contiene dell’animale il fegato, il polmone e il cuore. Insomma una bella sfida.
  • Cardi con le uova: questo è già un piatto molto più elaborato degli ultimi. Parliamo infatti di un piatto dove in una pentola è diluita farina, acqua e succo di limone. Successivamente si crea una salsa di uova con parmigiano, panna, sale, pepe e noce moscata. Infine il tutto si versa sui cardi precedentemente trattati.

Conclusioni

Come avete potuto leggere dall’articolo, Brienza, nonostante sia un comune di poco più di 3000 abitanti, ha una storia culinaria invidiabile e composta di ricette elaborate. È inutile visitare un luogo e assaggiare i cibi che potresti mangiare dovunque. Brienza ti offre un borgo medievale, un castello rinascimentale, tradizioni, folklore e l’aspetto più interessante è che tutto questo attraversa il cibo.

Ogni piatto ha una storia, ma quest’ultima possono dirvela solo gli abitanti di quel luogo, non un articolo sul web. Ecco perché questo nostro scritto ha il fine ultimo di farvi scoprire tutto ciò che ha di sorprendente Brienza senza togliervi il fascino della scoperta, dell’avventura e perciò dello stupore. Per i più appassionati di cucina, questi piatti saranno realmente fattibili quando li assaggerete. Quest’ultima affermazione però non è certo un mistero. Cosa mangiare a Brienza è la domanda che deve stimolare un viaggio, non solo un desiderio culinario.

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