Albano di Lucania è un piccolo e caratteristico borgo in provincia di Potenza, posto su uno sperone roccioso nella natura aspra e affascinante delle Dolomiti Lucane.
Certamente meno noto dei limitrofi comuni di Pietrapertosa e Castelmezzano è meta di turisti alla ricerca di un’esperienza particolare, tra tradizioni contadine ed il mistero di riti pagani che hanno lasciato tracce importanti nella storia del paese.
Un passato tra documenti e testimonianze naturali
Il passato di Albano di Lucania non è ben noto, le origini stesse del nome sono diverse ed incerte. A parte un riferimento ad un insediamento di Pirro, gran parte della documentazione inizia a descriverne la storia dall’epoca feudale lasciando trasparire un destino simile agli altri paesi del Meridione durante l’avvicendarsi delle varie dominazioni.
Tassati e sfruttati gli abitanti di Albano di Lucania restarono nella sottomissione fino al 1800 quando si ribellarono all’allora feudatario Duca Ruggiero in maniera, si narra, alquanto insolita.
Ormai giunti all’esasperazione tagliarono le gambe ai buoi del Duca per poi fingersi completamente pazzi all’arrivo del sovrintendente del Regno di Napoli! Il Duca lasciò il territorio di Albano di Lucania ma l’evento costò agli abitanti l’appellativo di “Albanesi pacci”.
Tracce di insediamenti antichi ad Albano di Lucania
Per quanto i riferimenti scritti partano dal feudalesimo, il territorio di Albano di Lucania racconta una storia decisamente più antica risalente, senza dubbio, a diversi secoli avanti Cristo.
Il ritrovamento di armi preistoriche, il disboscamento tipico dei conquistatori d’Oriente e la presenza di grotte realizzate da uomini primitivi nella zona della Civita confermano insediamenti umani molto più antichi di quelli trascritti e che potrebbero risalire ai primi albori della storia.
I luoghi misteriosi, i cento palmenti ed i monoliti sacri
Tra i diversi borghi della nostra penisola avvolti da un alone di mistero vi è anche Albano di Lucania, nel cui territorio è stata rilevata la presenza di circa cento palmenti.
Vasche scavate nella pietra utilizzate in epoche recenti per schiacciare uva ed olive, i palmenti erano quasi sicuramente altari pagani dedicati alla purificazione: raccoglievano l’acqua piovana per farla decantare sotto le stelle.
I palmenti si trovano lungo un sentiero rituale, un percorso scosceso che dall’abitato di Albano di Lucania termina proprio davanti alla Rocca del Cappello, monolito di circa 10 metri sovrastato da una grossa roccia che somiglia ad un cappello (da qui il suo nome).
La presenza di un altro monolito lì presso, la Seggia Del Diavolo, segni di cerchi e simboli orientati al sorgere del sole lasciano pochi dubbi sul fatto che fossero luoghi dedicati a culti legati all’astronomia e a riti pagani.
E’ affascinante pensare come a distanza di millenni si possa rivivere il percorso di popoli antichi devoti a divinità astrali, che celebrano antichi rituali e sacrifici religiosi nel bosco selvaggio.
Il tutto dopo essersi bagnati con l’acqua di stelle durante il novilunio dei Pesci, l’unico in cui la luna è totalmente nascosta dal sole.
Cosa vedere ad Albano di Lucania
Passeggiando tra i graziosi vicoli di Albano di Lucania si incontrano diversi palazzi storici adornati da sontuosi portali in pietra e diversi edifici di culto tra cui spicca, per bellezza architettonica, la Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore. A colpire subito la vista è la facciata dove si mescolano stile romano e neoclassico mentre all’interno le tre navate, i dodici altari minori ed i pregevoli dipinti spiccano tra le luci filtrate dai tre rosoni.
Nel Museo interattivo del gioco di strada e del giocattolo povero è possibile scoprire giocattoli della tradizione popolare nonché rappresentazioni dei giochi tradizionali, raccolti ed esposti al fine di trasmetterne la memoria alle attuali generazioni, ormai abituate a giochi elettronici e cellulari.
Albano di Lucania, avventure nella natura
Albano di Lucania è sicuramente un posto dove trascorrere giornate serene e rilassate ma non mancano occasioni per divertirsi nella natura.
E’ possibile scoprire il fascino selvaggio delle Dolomiti Lucane partecipando ad escursioni in Quad o in Campagnola mentre gli amanti dell’arrampicata possono raggiungere in pochi minuti il Parco Avventura Albano di Lucania. Immerso nel bosco presenta sei percorsi adatti ad ogni età ed è dotato di una grande area pic-nic e di un punto di ristoro dove apprezzare piatti tipici del posto.
Le notti della magia ad Albano di Lucania
In molti centri della Basilicata era diffusa la pratica della magia bianca, le notti della magia di Albano di Lucania vogliono ricordare e valorizzare le tradizioni e la storia magica e un po’ misteriosa del piccolo borgo.
L’ultimo weekend di agosto le strade del paese si popolano di masciare e m’nacidd che insieme a cartomanti e artisti di strada ricreano un’atmosfera medievale e folkloristica. L’ultimo giorno le streghe che praticano magia nera vengono idealmente condannate al rogo sotto forma di fantocci mentre musica, balli e buon cibo esorcizzano quello che resta delle loro malefatte.
Perché visitare Albano di Lucania
Tra i vicoli di Albano di Lucania si respira la lentezza tipica delle cittadine del Sud, dove l’economia prevalentemente agricola detta tempi diversi e dilatati.
E’ la meta di quanti cercano un turismo immersivo e lento, dove assaporare non solo i gusti della tradizione ma anche un’aria intrisa di storia sospesa tra l’antico ed il nuovo, il religioso ed il pagano.
Dove tra una visita ad un palazzo ducale o ad una Chiesa si può provare a ripercorrere riti di purificazione e sacrifici, tra una caccia ad un m’nacidd e le frasi sibilate di una masciara.
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