Cosa vedere ad Abriola: la città degli innamorati

Francesco Centorrino

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Abriola: la città di San Valentino

Abriola è un comune situato a 957 metri sul livello del mare, nella parte centrale-occidentale della provincia di Potenza. Confina con i comuni di Calvello e Pignola (a 13 km), Anzi (17 km), Tito (24 km), Marsico Nuovo e Sasso di Castalda (25 km). E’ un paesino romantico e incantevole, noto come la città di San Valentino, Patrono degli Innamorati. Il suo centro storico è costituito da strette stradine e belvedere inaspettati, immersi in un paesaggio incantevole caratterizzato da ripide scogliere rocciose. I visitatori che si addentrano in questi luoghi possono percepire subito le origini arabe del paese, evocate dai resti delle antiche mura di cinta e dall’imponente torre quadrangolare.

Abriola, paese di montagna, è situato all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese, famoso per le sue bellezze naturali e per i suoi affascinanti spazi verdi. Il parco è ricco di biodiversità animale e vegetale, con spazi acquatici popolati da diversi anfibi, alberi, fiori e varie specie naturali, che offrono panorami incantevoli. Inoltre, l’area è considerata un vero e proprio “paradiso” per gli appassionati di funghi e castagne.

cosa vedere ad abriola
Cosa vedere ad Abriola? immergetevi nella tranquilla lentezza del paesino lucano

Cosa vedere ad Abriola

Abriola è un luogo pieno di storia e di bellezze naturali. Camminando lungo le stradine inerpicate del centro storico si può raggiungere la cima di una delle tre creste su cui si adagia il paese, dove sorge il Palazzo Baronale. Purtroppo, poco rimane del castello feudale. Un’altra tappa imperdibile per i visitatori è il museo virtuale dedicato alla valorizzazione delle opere dei fratelli Todisco, Giovanni e Girolamo, due eccellenti pittori originari di Abriola vissuti tra il 1500 e il 1600, le cui opere sono esposte in diverse chiese della Basilicata. Inoltre, Abriola offre numerose chiese da visitare, tra cui la chiesa madre del XV secolo con la bellissima “Porta di San Valentino” e il Santuario della Madonna di Monteforte, situato alle pendici del monte Pierfaone, che custodisce meravigliosi affreschi. Da vedere anche la Chiesetta di S. Gerardo e la Chiesa della SS. Annunziata.

Uno scorcio del paesino lucano abriola
Uno scorcio del paesino lucano

Non dimentichiamo la cucina abriolana

La cucina abriolana è caratterizzata da ricette antiche, genuine e semplici, a base di pasta fresca fatta in casa e secondi di carne. Tra i piatti imperdibili ci sono le “manate”, simili a una matassa di lana tagliata a metà, spesso condite con legumi, sughi e mollica di pane fritta. Altri piatti tipici di Abriola sono i “Tumacell'”, un piatto a base di interiora di maiale, per gli amanti dei gusti forti. Abbiamo anche “U v’scuott ra Maronn”, un biscotto tradizionalmente preparato in occasione del pellegrinaggio alla Madonna di Monteforte.

La storia di Abriola

Accenniamo alle origini di Abriola che non sono del tutto certe. Si sa che nel IX secolo i Saraceni fondarono una cittadella fortificata nella vallata della Fiumara di Anzi. Il saraceno Bomar divenne il proprietario della città, ma nel 907 fu ceduta al longobardo Sirifo. Il nome Abriola deriva da “luogo di caccia di un conte longobardo” e la città divenne feudo del Principato di Taranto nel XII secolo.

Nel corso dei secoli successivi, il feudo appartenne a diversi casati, tra cui quello dei D’Orange, dei Di Sangro, dei Caracciolo e dei Federici. Nel 1809, Abriola fu teatro di uno dei più efferati episodi di brigantaggio nella storia, con lo sterminio della famiglia del barone Federici.

La natura ad Abriola

Cosa vedere ad Abriola da un punto di vista naturalistico? sappiate che il paese è circondato da percorsi naturali unici, che possono essere esplorati in bicicletta o a piedi, sia da gruppi che da famiglie. Il territorio lucano è molto versatile e lo dimostra la località Sellata-Arioso, che in inverno è meta degli sciatori e nella bella stagione consente lunghe passeggiate e escursioni.

La zona pianeggiante della Maddalena, situata oltre il Monte Pierfaone a circa 1.350 metri di altitudine, è ideale per camminare nella natura più incontaminata. Inoltre, l’itinerario che prevede la visita al santuario di Monteforte, meta anche di numerosi pellegrini, può essere particolarmente interessante.

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