Cosa vedere a Lavello, storico borgo lucano 

Francesco Centorrino

Il paese di Lavello in Basilicata

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Arroccato su una collina, nella valle del fiume Ofanto, alle porte del territorio del Vulture-Melfese. È qui che sorge Lavello, un incantevole borgo che conta poco più di 13 mila abitanti. Se arrivi da nord, questo comune lucano è il primo centro abitato che ti aspetta alle porte della Basilicata. Lavello, infatti, è un paese di confine: vicinissimo alla Puglia verso est e poco distante dalla Campania sul lato ovest. 
Prima di dirti cosa vedere a Lavello, vogliamo raccontanti qualcosina della sua storia e da dove deriva il suo nome.

La storia di Lavello

Le sue origini sono antichissime e risalgono addirittura ai dauni, popolo che occupava i territori compresi tra il Gargano e la valle dell’Ofanto, fino ai piedi del monte Vulture. Tutta la zona di Lavello è costellata da diverse testimonianze di queste antiche origini. Il paese, infatti, all’epoca dei dauni conosciuto come Forentum, è disseminato di tombe, all’interno delle quali sono stati ritrovati innumerevoli reperti: ceramiche preziose, stele e lastre funebri. Attualmente, tutto questo materiale è conservato presso il Museo del Castello di Melfi e in parte presso il Museo cittadino. In seguito, con i romani, comincia a prendere forma un piccolo centro urbano dalla conformazione più moderna: viene chiamato Labellum, termine latino che significa “abbeveratoio”. Questo posto, infatti, era il crocevia della transumanza, dove i pastori facevano riposare e abbeverare il bestiame. 

Bene, adesso che conosci l’origine del nome Lavello, siediti e goditi il viaggio insieme a noi, alla scoperta di questo antico paese lucano. Alla fine di questo percorso saprai cosa vedere a Lavello, cosa fare e cosa mangiare.

Cosa vedere a Lavello

In effetti un paese di 13 mila abitanti non è grandissimo, ma, al contrario di quello che si può pensare, le cose interessanti da vedere a Lavello sono diverse: quartieri storici, edifici antichi, chiese importanti, mostre e musei, strade e piazze caratteristiche; per non parlare della cucina, dei locali tipici, degli eventi, delle tradizioni e delle storie che si tramandano da generazioni. Insomma, questo piccolo paese sembra proprio uno scrigno da aprire ed esplorare. Potrebbero sorprenderti i numerosi tesori che troveresti al suo interno: tante piccole gemme e pietre preziose che meritano di essere scovate una ad una.

Ecco, quindi, che ti proponiamo le 10 cose da fare e vedere a Lavello.

Il quartiere vecchio del Pescarello
Il quartiere vecchio del Pescarello

Visita al paese vecchio: il “pescarello”

Il nostro tour inizia alle porte del paese vecchio: la zona del cosiddetto “pescarello”.
Il pescarello è il vero e proprio cuore di questa cittadina. È qui che il paese ritrova la sua autenticità di un tempo. Camminando tra le strade e i vicoli, alcuni dei quali davvero stretti e al tempo stesso suggestivi, potrai riconoscere edifici antichi, anche di epoca medievale. Molte abitazioni sono abbandonate, ma contribuiscono a rendere l’atmosfera di questa parte del paese ancora più affascinante. 

Il Castello di Lavello, attuale sede del Comune
Castello di Lavello, sede del Municipio

Il Castello, sede del Comune

Stiamo ancora camminando nel pescarello, quando scorgiamo un antico palazzo: è il Castello, dove ha sede il Comune della città. Attraversando il passaggio che consente l’entrata, notiamo subito che il maniero di epoca Normanna si sviluppa attorno a un bellissimo cortile, al centro del quale si trova un monumentale pozzo di pietra. Il castello come lo vediamo oggi è frutto della ricostruzione avvenuta nel 1600. Al suo interno potrai fermarti ad ammirare alcuni reperti storici conservati nell’Antiquarium, il Museo Civico cittadino. Qui troverai importanti ritrovamenti, come vasi, ceramiche, statuette, iscrizioni che testimoniano la storia antica di Lavello, ancor prima della fondazione dei romani.

La Chiesa di San Mauro

Costeggiando il Palazzo di Città ti ritroverai ai piedi della Chiesa di San Mauro, che si trova proprio alle spalle del Castello. Questa Chiesa è la più importante del paese ed è dedicata al suo Santo protettore, San Mauro, appunto. Questo edificio sacro è una ex Cattedrale costruita nell’XI secolo.
Salendo una delle due rampe di scale che conducono al portone, entrerai in una costruzione che ha subito profondi cambiamenti nei secoli di storia, soprattutto in epoca barocca. Ad oggi, però, potrai ancora ammirare le cappelle decorate, i sacrofagi istoriati e immagini sacre di pregio, come: il dipinto della Madonna delle Rose del 1613, il quadro di Santo Stefano che raffigura lo stemma dei marchesi Del Tufo, feudatari del XVI secolo e la preziosa Madonna del Principio, quadro del pittore Oliva di Napoli del 1847.

La Chiesa della Madonna del Principio

Situata poco lontano dal centro abitato, la Chiesa della Madonna del Principio presidia il cimitero della città. Non tutti sanno che questo meraviglioso monumento è la chiesa più antica del paese. Infatti, esistono documenti datati 1094. L’interno dell’edificio è suddiviso in tre navate, con le due laterali composte da tre campate. Questa chiesa è molto importante per le decorazioni pittoriche, come testimoniato dal dipinto murale della Madonna con Bambino di Giovanni Todisco del 1554. Oltre a quest’opera potrai fermarti ad osservare la bellezza degli intonaci raffiguranti S. Antonio da Padova e la Madonna col Bambino del 1662.

Le altre chiese di Lavello

Proseguendo il tour del paesino, scoprirai che le chiese antiche sono diverse e quasi tutte conservano al proprio interno dei veri e propri tesori. La Chiesa del Carmine, ad esempio, custodisce una grande tela raffigurante la Madonna Incoronata con Bambino, Santi ed Anime purganti ed è qui che è sepolto Giustino Fortunato, come recita la lapide posta sulla facciata esterna. Poi, potrai scoprire la Chiesa di Sant’Anna, edificata nel 1586. La struttura interna è a due navate e nella parte frontale del presbiterio potrai ammirare l’Annunciazione, il dipinto su tela del 1580 attribuito a Antonio Stabile di Potenza. Guardandoti intorno scoprirai altre tele importanti, come: la Madonna del Carmine e SS. Francesco e Carlo di Alonzo de Cordova del 1616, la Madonna col Bambino e S. Felice di Girolamo Bresciano del 1637 e la Madonna con Bambino e S. Anna. Infine, ti segnaliamo la Chiesa di Sant’Antonio, edificata nel XV secolo e annessa al convento francescano. Anche se è stata ristrutturata di recente, merita sicuramente una visita per dare uno sguardo alle due grandi finestre con le bellissime vetrate che raffigurano San Francesco tra la natura e Sant’Antonio.

Vecchia foto di Piazza Matteotti
Vecchia foto di Piazza G. Matteotti

Piazza Matteotti: il centro del paese

Oltre al centro storico ci sono ancora tante cose da vedere a Lavello.
Alle spalle della Chiesa di Sant’Antonio, ti ritroverai nell’inconfondibile Piazza Matteotti. Una grande fontana domina il centro della piazza, mentre dall’altro lato si affaccia l’Istituto Comprensivo Statale, con la tipica pianta a forma di M.
Questa Piazza segna un po’ lo spartiacque tra il paese vecchio e quello nuovo. Oltretutto rappresenta un punto di ritrovo molto importante per gli abitanti non soltanto della zona ma dell’intero paese, dato che in occasione dei grandi eventi, come concerti e spettacoli, è qui che il palco trova la sua collocazione.

Via Roma: la strada principale

Se c’è una strada che più di tutte rappresenta Lavello e i suoi abitanti, questa è via Roma. Lunga quasi 1 chilometro, via Roma parte da Piazza Matteotti, attraversa tutto il paese e sbuca direttamente sulla Strada Statale 93. Lungo la strada si alternano negozi di ogni sorta, dall’abbigliamento agli alimentari, e diversi bar e locali, punti di riferimento della movida lavellese. Circa a metà del percorso troviamo piazza del Sacro Cuore con la sua chiesa in stile moderno. Altro punto di ritrovo per i lavellesi, soprattutto i più giovani.

La Fonatana Nuova
Fontana Nuova di Lavello

La fontana nuova: la più famosa tra le fontane lavellesi

A questo punto avrai sicuramente capito che tra Lavello e le fontane c’è un legame profondo, storico, identitario. Oltre alle fontanelle che si trovano in giro per il paese, esistono quattro importanti e antiche fontane: Fontana Fontanella, Fontana San Felice, Fontana dell’Orso, Fontana Nuova. La più emblematica è senza dubbio la Fontana Nuova. Usata anticamente dalle donne del posto per lavare i panni, la fontana vera e propria è custodita all’interno di una sorta di nicchia, protetta da tre archi sormontati da una capriata. Sul lato destro della struttura troverai l’abbeveratoio, utilizzato per il bestiame. Insomma, un’importante testimonianza dell’antica cultura contadina del borgo.

Altra cosa da vedere a Lavello è la Casa del Diavolo: tra leggenda e suggestione

Si sa, i racconti e le leggende, soprattutto quelli che si tramandano di generazione in generazione, hanno sempre un certo fascino. Questo è proprio il caso della famosa Casa del Diavolo di Lavello. Almeno una volta nel corso della loro infanzia, tutti i piccoli lavellesi hanno ascoltato racconti di episodi surreali legati a questo posto. Vere e proprie storie di paura per l’immaginario dei più piccoli.
La Casa del Diavolo è una costruzione che sorge nella campagna lavellese, a poca distanza dal centro abitato. Il rudere risale all’epoca romana. In origine doveva essere una villa-fattoria con tanto di terme.
Sai perché la chiamano Casa del Diavolo? Essendo costruita dai tipici mattoncini rossi dell’epoca, nei tramonti estivi assume una colorazione particolare, caratterizzata da intense sfumature rossastre, che richiamano i colori accesi delle fiamme. Come avrai intuito, nessun aneddoto horror ma solo suggestione, quella dei contadini del posto.

Il campo di lavanda
Campo di lavanda a Lavello

Un campo di lavanda e sei subito in Provenza

Chi dice che per visitare un campo di lavanda bisogna andare in Provenza? Da qualche anno a Lavello esiste una coltivazione di lavanda. Un progetto ambizioso e innovativo, messo in piedi da un giovane imprenditore, Savino Francesco Buldo. Se ti trovi nei paraggi nel periodo tra giugno e agosto, potresti assistere ad uno degli spettacoli più magici della natura: la fioritura della lavanda. Potrai letteralmente immergerti tra le piante dall’inconfondibile color lilla, potrai toccare e annusare la loro essenza e inebriarti del loro profumo fresco e delicato. In questo posto incantato, si organizzano anche visite guidate, serate danzanti, degustazioni di prodotti tipici e addirittura sfilate di moda. Insomma un vero e proprio angolo di paradiso alle porte del paese, dove trascorrere momenti indimenticabili e suggestivi. 

Le tradizioni lavellesi

È vero, Lavello è un piccolo borgo, ma oltre a queste 10 cose da vedere, c’è ancora qualcos’altro. Se guardi bene, in fondo allo scrigno troverai altre piccole perle. Stiamo parlando delle antiche tradizioni lavellesi, come quella più famosa, che riguarda il Carnevale e il Domino. Oppure la festa di San Mauro, il Santo protettore della città, e l’importante Festa della mietitura e trebbiatura, organizzata tutti gli anni nel mese di luglio.  

…E piatti tipici

Se è vero che l’occhio vuole la sua parte… anche la pancia non scherza! E allora se stai camminando tra le strade di Lavello e hai un certo languorino, sappi che sono diverse le specialità che ti aspettano. Scaldatelli, focaccia, biscotti tipici, sono soltanto alcuni dei prodotti da forno che potrai gustare camminando per il paese. Se poi arriva l’ora di pranzo, potrai sederti in uno dei ristoranti lavellesi e assaggiare le prelibatezze tradizionali: i calzoncelli al sugo, fave e cicoria, la pasta con i legumi. Tra i prodotti tipici, invece, troverai la salsiccia casereccia, il caciocavallo, l’olio d’oliva. Una cucina povera, è vero, ma dal sapore intenso e allo stesso tempo genuino, che ti conquisterà. Provare per credere!
Poi, se vuoi saperne di più sulle ricette della cucina lavellese, leggi qui e mettiti subito ai fornelli.

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