Tortorici, piccolo comune dei Nebrodi noto come la “Città della Nocciola”, è un luogo ricco di storia, tradizioni e bellezze naturali. Con le sue 72 borgate immerse nei noccioleti e una lunga storia che risale a tempi antichissimi, Tortorici è una destinazione perfetta per chi vuole immergersi in una scoperta della Sicilia diversa, legata a leggende e tradizioni antiche.
La storia di Tortorici
Le origini di Tortorici sono avvolte nel mistero e nelle leggende. Secondo una tradizione, la città fu fondata da una principessa cartaginese di nome Orice, ma è più probabile che il paese sia nato da un gruppo di profughi arrivati dal Nord Africa verso la fine del VII secolo. Durante il periodo arabo, Tortorici era conosciuto come Mangabah, mentre nei documenti del periodo normanno appare con i nomi Turri Polit o Turris Tudich. Nel corso dei secoli, la città si sviluppò notevolmente, diventando un importante centro per la lavorazione del bronzo e per la produzione di campane.
Nel 1630, Tortorici ottenne l’indipendenza dal sistema feudale, diventando una città demaniale e guadagnandosi un posto nel Parlamento siciliano. Da allora, la città conobbe un periodo di crescita economica e culturale, soprattutto grazie alle sue attività agricole e artigianali. Purtroppo, nel 1682, una terribile alluvione colpì il paese, causando gravi danni, ma Tortorici riuscì a risollevarsi e oggi è noto per la sua produzione di nocciole e per il suo splendido paesaggio naturale.
Cosa vedere a Tortorici
Tortorici offre numerosi luoghi di interesse storico, artistico e culturale. Ecco i 10 luoghi da non perdere durante una visita:
1. Pinacoteca Comunale “Giuseppe Tomasi”
Situata all’interno del Palazzo Municipale, la Pinacoteca ospita opere d’arte siciliana antica e contemporanea, tra cui tele del XVII secolo di Giuseppe Tomasi da Tortorici. È presente anche una sezione dedicata all’artigianato artistico locale e alla Biblioteca Comunale, con scritti dei Nebrodi.
2. Chiesa di San Francesco o del Convento
Costruita nel 1602, questa chiesa è un Monumento Nazionale. Al suo interno è possibile ammirare opere d’arte come la statua lignea di San Paolo e il gruppo marmoreo di San Francesco e Frate Leone. La chiesa è famosa anche per il suo soffitto in legno decorato e per il campanile con l’orologio meccanico del XVIII secolo.
3. Chiesa di Santa Maria Assunta
Completata nel 1798, la Chiesa di Santa Maria Assunta conserva dipinti di Giuseppe Tomasi e altre opere d’arte di artisti locali. Il campanile della chiesa ospita una campana di due tonnellate, realizzata nel 1552, che suona solo durante i festeggiamenti in onore di San Sebastiano, patrono di Tortorici.
4. Museo Etno-Antropologico Sebastiano Franchina
Questo museo ospita una vasta collezione di attrezzi e arnesi utilizzati nella cultura agro-pastorale dei Nebrodi. Tra gli oggetti esposti ci sono anche opere in pietra, legno, ferro battuto e campane fuse dal XII secolo a oggi.
5. Chiesa di Santa Emerenziana
Questa piccola chiesa, costruita prima del 1607, è uno dei pochi edifici a essere sopravvissuti alla devastante alluvione del 1682. Il suo portale bugnato è una testimonianza del passato storico della città.
6. Museo Etnofotografico “Franchina-Letizia”
Il museo etnofotografico è il più vasto di Sicilia e il secondo in Italia per importanza, esponendo fotografie storiche che raccontano la vita di Tortorici dal 1890 al 1980. La collezione include anche attrezzature fotografiche d’epoca e stampe rare.
7. Chiesa del SS. Salvatore
Ricostruita nel 1985 dopo l’alluvione del 1682, la Chiesa del SS. Salvatore ospita numerose opere d’arte, tra cui dipinti del pittore Giuseppe Tomasi e un pregiato organo costruito nel XVIII secolo.
8. Chiesa di San Nicolò di Bari
Considerata la chiesa più antica di Tortorici, la Chiesa di San Nicolò di Bari conserva reliquie e dipinti seicenteschi. Ricostruita dopo l’alluvione, è un luogo di culto particolarmente caro alla comunità locale.
9. Fonderia Campane Trusso
Unica fonderia di campane ancora esistente in Sicilia, la Fonderia Trusso è oggi un museo che racconta la storia di questa antica tradizione oricense. All’interno è possibile ammirare campane d’epoca e strumenti utilizzati per la loro fabbricazione.
10. Chiesa dell’Annunciazione o Batia
Conosciuta anche come Batia, questa chiesa era un tempo annessa a un’abbazia delle Clarisse. Al suo interno sono custodite numerose opere d’arte, tra cui sculture marmoree dei fratelli Gagini e dipinti del XVI secolo.
Conclusioni su Alla scoperta di Tortorici
Tortorici è un luogo affascinante, immerso nella natura e nella storia, che offre ai visitatori un’esperienza unica. Dalle sue antiche chiese alla tradizione della lavorazione delle campane, questo piccolo paese dei Nebrodi continua a essere un punto di riferimento culturale e artigianale per tutta la Sicilia.